Ancora una volta Stéphanie Hochet colpisce per la sua originalità. La scrittrice s’imbatte in un mistero che ha avvolto per ben sette anni la vita di William Shakespeare. Lo scrittore, sposato giovanissimo e già padre di tre figli, scompare da casa per sette lunghi anni, pur essendo innamorato della moglie e dei suoi figli.

Nessuno ha mai saputo che cosa sia successo in quel periodo, ma la Hochet, scrutando la passione per il teatro di William e il desiderio assoluto di non poterne fare a meno, ricostruisce una possibile storia, densa di incontri speciali e di una compagnia teatrale che diventerà la guida inesauribile per i suoi scritti futuri. L’autrice sembra essere presente nell’accompagnarlo, perché sa che “gli attori sono straordinari messaggeri dell’immaginario” e William non intende lasciarsi sfuggire nessuna occasione.

“La parola non può restare silenziosa, deve essere letta a voce alta. L’attore le conferisce la forza, la vita.”

Sette lunghi anni senza dare alcuna notizia di sé, ma si sa, fuggire genera ebbrezza. L’autrice si confronta con la fuga di Shakespeare, poiché anch’essa è scappata durante la sua adolescenza dalla sua famiglia come il grande scrittore, per avere uno spazio tutto per sé e coltivare le gioie della letteratura. Anche gli incontri che fa sembrano paralleli a quelli di William, amori teatrali, indipendenti dal sesso, un grande salto nell’ignoto che arricchisce e “provoca nell’attore brividi di eccitazione”.

Come per Shakespeare la pubblicazione del suo Riccardo III provocherà stupore nella sua famiglia, che lo considerava giovane inadempiente e scellerato, così nella famiglia di Stéphanie Hochet i familiari resteranno di stucco alla pubblicazione del suo primo romanzo. Stéphanie e William sembrano quasi parlare con le stesse parole, entrambi alla ricerca di una realtà, all’interno della propria immaginazione.

Chi conosce la scrittrice francese non potrà fare a meno di curiosare, come dietro le quinte di un teatro, all’interno di questo misterioso libro, alla ricerca di uno Shakespeare, messaggero dell’immaginario.

Stéphanie Hochet
William
trad. Roberto Lana
Voland
Dicembre 2024
pp. 144
€ 18,00