“Si erano rivoltati nel fango come maiali e se l’erano date di santa ragione, poi avevano smesso di colpo ed erano scoppiati tutti a ridere.” Questo è il punto di vista di Andreas e Dirk due fratellini che guardano i loro genitori litigare, sotto un forte temporale, con una coppia di loro amici, per un posto roulotte in un campeggio.
A volte si trascende, ma c’è sempre modo di recuperare dialoghi e amicizia; questo è il significato del libro Dirk e io di Andreas Steinhöfel, autore per bambini pluripremiato al Premio Andersen. Il libro, best-seller tradotto in tutto il mondo, contiene i racconti dell’infanzia dell’autore nella sua tumultuosa famiglia, dai traslochi avventati alle vacanze disastrose, in compagnia di una nonna che cerca di essere d’aiuto ma non lo è.
Andreas e Dirk osservano i grandi e parlano con competenza da adulti, mantenendo il gioco come risorsa primaria. I loro genitori, impegnati nel ruolo educativo, riescono sempre a tirar fuori una sana risata insieme ai bambini. Tra tutti il piccolo Loppi, un criceto in gabbia, contento di essere quasi un fratellino in questa famiglia un po’ scombinata.
Divertente, carico di ironia, libero di esprimersi con un linguaggio bambino ma per niente saccente e volgare. C’è molto da imparare da libri così!
Dirk e io
Andreas Steinhöfel
(trad. Alessandra Petrelli)
illustr. di Peter Schössow
Beisler Editore
Febbraio 2017
pp. 191
€14,90